’’IL CANTO DELLA TERRA’’
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’’IL CANTO DELLA TERRA’’ (Viaggio festivo di 07 giorni/06 notti, dal 02 al 08 Ottobre 2023) Punti Forti Antichi centri religiosi, contatto con la popolazione locale, storia, cultura, cucina e tradizioni Paesaggi mozzaffiato e piccoli villaggi tradizionali ‘’Festival del Vino’’ ed assaggio dei vini di produzione locale Museo della storia del Vino in Armenia Gita in carrozza per vigneti organici Grotta di Areni – la più antica cantina in tutto il Caucaso Un viaggio chi vorrebbe entrare più a fondo nell’ anima dell’ Armenia 1° giorno (02 Ottobre, Lunedì): Italia-Yerevan 2° giorno (03 Ottobre, Martedì): Yerevan (50 km) Arrivo ed accoglienza all’aeroporto internazionale Zvartnots a Yerevan. Trasferimento in albergo, sistemazione delle camere, tempo a disposizione per riposo. Dopo la prima colazione in albergo si inizia la giornata con il giro panoramico di Yerevan che toccherà i luoghi di particolare rilievo della città: l’edificio maestoso del Teatro Nazionale di Opera e Balletto, la scalinata monumentale Cascade carica di fascino elegante ed arte moderna, la Piazza della Repubblica che è il cuore della capitale, la via amministrativa Baghramyan, le varie statue di personaggi illustri, ecc. Si procede con la sosta panoramica presso l’ enorme statua di Madre Armenia e la visita guidata al museo della fortezza di Erebuni da dove nasce la storia delle origini di Yerevan odierna. Dopo il pranzo in ristorante si visita il museo e il memoriale di Tsitsernakaberd, dedicato alle vittime del Genocidio degli Armeni perpetrato dai Giovani Turchi agli inizi del XX secolo. Rientro in albergo. Serata e cena libera. Pernottamento. 3° giorno (04 Ottobre, Mercoledì): Yerevan-Edjmiatsin-Zvartnots-Yerevan (60 km) Prima colazione in albergo. Oggi si parte ad esplorare Edjmiatsin, la capitale religiosa dell’Armenia con la cattedrale omonima che è la sede santissima del Catholikos (capo supremo della chiesa armena apostolica). Il nome della cattedrale è dovuta alla visione di San Gregorio l’Illuminatore in cui Gesù Cristo discese dal cielo e mostrò il luogo dove dovrebbe essere costruita la prima chiesa cristiana (letteralmente ‘’Edjmiatsin’’ si traduce ‘’l’Unigenito è disceso’’). Possibilità di assistere alla messa domenicale nella madre chiesa di Edjmiatsin. Si effettueranno inoltre le visite alla splendida chiesa di Santa Hripsime risalente al VII secolo (dedicata ad una delle sante che furono martirizzate per la fede cristiana) ed ai ruderi della cattedrale di Zvartnots (VII secolo), sito dell’ UNESCO, affascinante per la sua architettura imponente e le incisioni a forma di foglie di vite, melograno, acanto, ecc. Pranzo in locale tipico. Rientro a Yerevan e visita al Matenadaran, museo di manoscritti antichi, incluso nel registro della memoria del mondo dell’ UNESCO con il nome ‘’Collezione di antichi manoscritti del Matendaran ‘’Mashtots’’ (Mashtots è il cognome del creatore dell’ alfabeto armeno con cui è stato denominato il museo). Si conclude la giornata con la visita al museo di Serghey Parajanov, regista armeno (XX secolo) che modella un mondo tutto suo affascinante proprio per la sua completa alterità. Curiosi oggetti costellano le sale espositive, ognuno con la propria storia: ritratti familiari, fantasiosi collage, vere e proprie opere d’arte composte con bambole, frammenti di giocattoli, residui di servizi in porcellana ed altro. Il regista riciclava tutto quello che aveva a portata di mano e lo impiegava per dare vita al proprio universo. Rientro in albergo. Cena libera e pernottamento. 4° giorno (05 Ottobre, Giovedì): Yerevan-Garni-Geghard-Sevanavanq-Yerevan (200 km) Dopo la prima colazione si avvia verso la regione di Kotayq. Dopo una breve sosta panoramica presso l’Arco di Charents (nome del poeta armeno Yeghishe Charents) si ferma a visitare il tempio di Garni, eretto sull’orlo di un promontorio triangolare del villaggio omonimo. Rappresenta una struttura in stile ionico-romano, l’unico simbolo dell’Armenia precristiana e la residenza estiva degli antichi re armeni. La prossima meraviglia sarà il monastero di Ghegardavanq (patrimonio dell’ umanità dell’ Unesco), ubicato in fondo alla profonda gola del fiume Azat, dotata di grande bellezza naturale. Il monastero, essendo in parte costruito e in parte scavato nella roccia, è una gemma dell’architettura armena religiosa. Mentre il nome ‘’Gheghard’’ è dovuto alla famosa lancia che trafisse il costato di Gesù durante la crocifissione (‘’Gheghardavanq’’ si traducerebbe ‘’monastero della lancia’’). Pranzo dai contadini a Garni dove assisteremo alla cottura del pane tradizionale ‘’lavash’’ che viene preparato nel ‘’tonir’’, forno sottoterra con l’interno in terracotta. Assaggeremo anche il panino alla armena che viene semplicemente fatto con ‘’lavash’’, formaggio ed erbette (finocchio, prezzemolo, coriandolo, basilico viola ed altre). Si prosegue per la regione di Ghegharquniq (nella parte est dell’Armenia) dove si estende la meraviglia dell’Armenia, il lago di Sevan, tanto grande da sembrare un mare. Sulla penisola del lago (a quasi 2000 metri di altitudine) sorge il monastero di Sevanavanq (IX secolo) noto anche con il nome ‘’Mariamascen’’ (che in armeno significa ‘’costruito da Mariam). Attualmente dell’ affascinante complesso sono conservate solo le due chiese gemelle, le rovine del gavit (il nartece che anticipa l’ingresso della chiesa) e le antiche celle dei monaci. Possibilità di organizzare una gita panoramica in barca sul lago (ad extra pagamento di 60 euro che si divide tra tutti i partecipanti). 5° giorno (06 Ottobre, Venerdì): Yerevan-Hovhannavanq-Amberd-Armenia Wine Factory-Yerevan (150 km) Prima colazione in albergo e partenza per la regione di Aragatsotn, situata sulle pendici del monte Aragats, considerato l’apice più elevato dell’ Armenia attuale (4.095 m). Lungo il percorso si possono notare le tende dei pastori Yazidi che rappresentano una minoranza nazionale di origine curda. Salendo il pendio meridionale del monte Aragats si arriva alla fortezza medievale di Amberd (si traduce letteralmente ‘’fortezza invincibile’’), distesa su un promontorio triangolare a circa 2.400 m. con la difesa naturale da tutti i tre lati. La fortezza, caratterizzata da alte mura di pietra, fu costruita nel VII secolo e più volte restaurata nei tempi successivi. Accanto alla fortezza si conservano la chiesetta dell’ XI secolo ed i ruderi di alcuni edifici residenziali in cui sono ancora visibili i sistemi di approvvigionamento idrico, riscaldamento, […]