1° giorno (13 Aprile, Mercoledì): Italia/Armenia
Partenza dall’ Italia.
2° giorno (14 Aprile, Giovedì): Yerevan (50 km)
Il Giovedì Santo è il giorno che conclude la Quaresima. Al centro della liturgia c’è soprattutto la commemorazione dell’ Ultima Cena, con l’annuncio del tradimento di Giuda, l’istituzione dell’ Eucaristia e la cerimonia della lavanda dei piedi. Oggi, nelle chiese armene, il prete celebrante s’inginocchia davanti all’altare, lava i piedi dei dodici servi della chiesa e li unge cerimonialmente con l’olio santo in onore di grande rispetto.
Arrivo all’aeroporto di Zvartnots a Yerevan. Trasferimento in albergo, sistemazione nelle camere, riposo. Si inizia la giornata con il giro panoramico di Yerevan che toccherà i luoghi di particolare rilievo della città: l’edificio maestoso del Teatro Nazionale di Opera, la scalinata monumentale Cascade carica di fascino elegante ed arte moderna, la Piazza della Repubblica che è il cuore della capitale, la via amministrativa Baghramyan, le varie statue di personaggi illustri, ecc. Si procede con la sosta panoramica presso l’ enorme statua di Madre Armenia e la visita al Matenadaran, museo di manoscritti antichi, incluso nel registro della memoria del mondo dell’ UNESCO con il nome ‘’Collezione di antichi manoscritti del Matendaran ‘’Mashtots’’ (Mashtots è il cognome del creatore dell’ alfabeto armeno con cui è stato denominato il museo). Dopo il pranzo in ristorante si visita il museo e il memoriale di Tsitsernakaberd, dedicato al Genocidio degli Armeni perpetrato dai Giovani Turchi nel 1915. Nel tardo pomeriggio coglieremo l’occasione e visiteremo la chiesa di Surb Zoravor (VII secolo) che è una delle strutture in piedi più antiche di Yerevan (molte chiese medievali a Yerevan furono demolite dalle autorità sovietiche). Oltre al bellissimo edificio in pietra di tufo rossa e nera, ci si possono ancora vedere incisioni ornamentali e numerosi khachqar (tradizionali croci incise sulla pietra) che decorano il complesso.
Possibilità di partecipare alla cerimonia della lavanda dei piedi nella chiesa.
Serata e cena libera. Pernottamento.
3° giorno (15 Aprile, Venerdì): Yerevan /Gyumri /Marmashen /Harich /Yerevan (290 km)
Il Venerdi Santo è il giorno nel quale si ricorda la Sofferenza e la morte di Gesù Cristo sulla Croce. La sera, alla fine della liturgia si effettuano in modo simbolico le esequie del nostro Signore: nella chiesa si fa il giro della tomba simbolica di Gesù decorata di fiori ed accompagnata da una processione solenne.
Dopo la prima colazione si parte per la regione di Shirak (confinante con la Turchia), situata lungo il fiume Akhuryan, nella parte nord-occidentale dell’Armenia. Si raggiunge la città di Gyumri (chiamata originariamente Kumayri, successivamente anche Aleqsandrapol e Leninakan) le cui origini risalgono al 5000 a. C. Attualmente Gyumri si considera la seconda città della Repubblica d’Armenia dopo la capitale Yerevan. Una tappa interessante a fare la prima conoscenza con la città sarà il Museo Etnografico che già da sè sorge in uno degli edifici più belli di Gyumri. Si prosegue con la visita al monastero di Marmashen (X-XI secolo), uno dei capolavori dell’architettura classica armena medievale, collocato nella gola del fiume Akhuryan, a 12 km di distanza da Gyumri. I colori delle pietre, le soluzioni architettoniche ed i ricchi ornamenti di stile raffinato, conferiscono al monastero un aspetto molto signorile. Rientro a Gyumri. Dopo il pranzo si effettua una breve passeggiata nel centro storico della città che partirà dalla Piazza di Vardanants su cui si affacciano il Municipio, il cinema ‘’Hoktember’’ (letteralmente ‘’Ottobre’’), la chiesa di ‘’Yot Verq’’ (la chiesa di ‘’Sette Piaghe’’) e quella di ‘’Surb Amenaprkich’’ (la chiesa di San Redentore). Prosecuzione del viaggio verso il monastero di Harichavanq (VII-X secoli), disteso sulla pendice settentrionale del monte Aragats (4095 m.), uno dei gran centri spirituali e culturali dell’ Armenia medievale.
Possibilità di assitere alla cerimonia del Santo Venerdi nella chiesa di Harichavanq.
Rientro a Yerevan, cena libera e pernottamento.
4° giorno (16 Aprile, Sabato): Yerevan /Khor Virap/ Noravanq /Yerevan (280 km)
Il Sabato Santo è la Veglia di Pasqua. Si celebra la Resurrezione di Cristo accompagnata dalla liturgia del fuoco: con il nuovo fuoco si accende la candela di Pasqua, durante la processione si proclama la Luce di Cristo e si accendono le candele dei fedeli. Si proclama l’Annuncio del Giorno di Pasqua.
Prima colazione in albergo. Si reca in direzione della regione di Ararat adagiata ai piedi del monte biblico su quale si fermò l’arca di Noè dopo il diluvio universale. Ammirando il bel paesaggio di vigneti e campi coltivati, dominato dalla imponente mole dell’ Ararat, si giunge il monastero di Khor Virap (IV-XVII secoli). Khor Virap si traduce letteralmente ‘’pozzo profondo’’ indicando il luogo dove, secondo le fonti storiche, venne imprigionato per ben tredici anni San Gregorio l’Illuminatore a causa della sua proclamazione del Vangelo di Cristo. Dal promontorio dove sorge il monastero si gode una splendida veduta sull’Ararat, geograficamente in Turchia ma culturalmente e simbolicamente terra armena. Si prosegue il viaggio spostandosi nella regione di Vayots Dzor. La prossima tappa sarà il suggestivo monastero di Noravanq, appolaiato in una gola dove la natura circostante è incredibilmente coinvolgente, immersa in altopiani dai colori rossicci e silenzio totale. Il complesso (X-XIII secolo) è legato al lavoro del celebre scultore e architetto Momik, creatore di numerosi ‘’khachqar’’ (croci di pietra) uno più bello dell’altro, nonchè delle sculture e dei bassorilievi che ornano riccamente ogni angolo del monastero. Dopo il pranzo si ferma a visitare la Caverna di Areni, un antichissimo sito archeologico dove è stata rinvenuta la più antica scarpa al mondo (attualmente in esposizione nel museo della Storia d’Armenia a Yerevan). E per chi ama il buon vino, nel villaggio di Areni è possibile gustare le ottime produzioni locali prima di riprendere il cammino verso Yerevan.
Nel tardo pomeriggio si partecipa alla solenne fiaccolata a Yerevan che partirà dalla chiesa di San Sarghis fino alla Piazza della Repubblica (mezz’oretta di camminata). Porteremo le fiaccole accese alla piazza, le metteremo sulla pavimentazione che rappresenta un tappeto di pietra e comporremo con esse una grande croce a luci che sarà il simbolo della Luce di Cristo.
Cena libera e pernottamento.
5° giorno (17 Aprile, Domenica di Pasqua): Yerevan /Edjmiatsin /Zvartnotz /Yerevan (60 km)
La Domenica di Pasqua simboleggia la Resurrezione di Gesù che riccheggia la gioia della veglia di Pasqua. Verso le ore undici la Chiesa Armena celebra la Messa per l’evento per essa fondamentale.
Prima colazione in albergo. Oggi si parte ad esplorare Edjmiatsin, la capitale religiosa dell’Armenia con la cattedrale omonima che è la sede santissima del Catholikos (capo supremo della chiesa armena apostolica). Il nome della cattedrale è dovuta alla visione di San Gregorio l’Illuminatore in cui Gesù Cristo discese dal cielo e mostrò il luogo dove dovrebbe essere costruita la prima chiesa cristiana (letteralmente ‘’Edjmiatsin’’ si traduce ‘’l’Unigenito è disceso’’). Possibilità di assistere alla messa pasquale nella madre chiesa di Edjmiatsin. Si effettueranno inoltre le visite alla chiesa di Santa Hripsime risalente al VII secolo (dedicata ad una delle sante che furono martirizzate per la fede cristiana) ed ai ruderi della cattedrale di Zvartnots (VII secolo), sito dell’ UNESCO, affascinante per l’architettura imponente e le incisioni a forma di foglie di vite, melograna, acanto, ecc.
Ci aspetta il pranzo speciale con la partecipazione ad un cooking-class del piatto tipico pasquale (riso cotto con uvetta e frutta essicata) e il dolce tradizionale ‘’Gata’’. Non ci mancherà anche la decorazione dell’albero rituale di Pasqua.
Si rientra a Yerevan e si visita il Vernissaje, mercato all’aperto delle pulci e dell’artigianato. Cena libera e pernottamento.
6° giorno (18 Aprile, Lunedì) : Yerevan /Garni /Gheghard /Sevan /Yerevan (210 km)
Dopo la prima colazione si avvia verso la regione di Kotayq. Dopo una breve sosta panoramica presso l’Arco di Charents (nome del poeta armeno Yeghishe Charents) si ferma a visitare il tempio di Garni, eretto sull’orlo di un promontorio triangolare del villaggio omonimo. Rappresenta una struttura in stile ionico-romano, l’unico simbolo dell’Armenia precristiana e la residenza estiva degli antichi re armeni. La prossima meraviglia sarà il monastero di Ghegardavanq (patrimonio dell’ umanità dell’ Unesco), ubicato in fondo alla profonda gola del fiume Azat, dotata di grande bellezza naturale. Il monastero, essendo in parte costruito e in parte scavato nella roccia, è una gemma dell’architettura armena religiosa. Mentre il nome ‘’Gheghard’’ è dovuto alla famosa lancia che trafisse il costato di Gesù durante la crocifissione (‘’Gheghardavanq’’ si traducerebbe ‘’monastero della lancia’’). Pranzo in locale tipico e proseguimento verso la regione di Ghegharquniq (nella parte est dell’Armenia) dove si estende la meraviglia dell’Armenia, il lago di Sevan, tanto grande da sembrare un mare. Sulla penisola del lago (a quasi 2000 metri di altitudine) sorge il monastero di Sevanavanq noto anche con il nome ‘’Mariamascen’’ (che in armeno significa ‘’costruito da Mariam). Nell’ 874, sopra le rovine del monastero preesistente, la principessa Mariam fece costruire un complesso di tre chiese, celle per i monaci e una fortezza a protezione (in memoria del marito morto prematuramente). Attualmente dell’ affascinante complesso sono conservate solo le due chiese gemelle, le rovine del gavit (il nartece che anticipa l’ingresso della chiesa) e le antiche celle dei monaci. Dalla terrazza panoramica della collina si può ammirare inoltre la residenza presidenziale e quella riservata ai poeti e scrittori (nell’epoca sovietica). Rientro a Yerevan. Cena di ‘’arrivederci’’ in ristorante tipico. Pernottamento.
7° giorno (19 Aprile, Martedì) : Yerevan /Italia
Dopo il check-out in albergo si trasferisce all’aeroporto. Partenza per l’Italia e fine dei nostri servizi.